Dall'utilizzo di tre vitigni e dalla conformazione che caratterizza il nostro territorio (pianura, monti Dauni e Gargano, mare e isole), nasce il nome de I tre volti.

Il bianco è caratterizzato da 85% bombino, malvasia di Candia, moscato con spremitura manuale, fermentazione con lieviti naturali autoctoni e breve passaggio in barriques; il rosato e il rosso da uva di Troia, montepulciano e negro amaro, anche se in percentuali diverse. Il rosato é ottenuto da spremitura manuale, fermentazione con lieviti autoctoni, affinamento in acciaio ed imbottigliamento. Il rosso, invece, nasce da diraspatura, macerazione e fermentazione con lieviti autoctoni, rimontaggi manuali, affinamento in barriques di rovere francese di secondo passaggio per circa 10 mesi, affinamento in bottiglia per 12 mesi.

Per l'annata 2015 ho pensato di cambiare look alle mie bottiglie, scegliendo una tonalità più chiara che valorizzi il bellissimo colore che la natura mi ha regalato.

Donna Clelia: un nome dal suono antico per un vitigno antico. Le sue peculiarità consentono di ottenere un vino di alto livello prodotto con bassissima resa di uva, ancora pigiata con il torchio di legno, con fermenti naturali, rimontaggio manuale, successivo affinamento in barriques di rovere francese di secondo passaggio per circa 10 mesi e successivo affinamento in bottiglia per circa 12 mesi. Praticamente fatto con tutto l'Amore possibile.

Ottenuto da appassimento sulla vigna di uve malvasia, moscato e bombino sempre con pigiatura manuale, fermentazione con lieviti indigeni, invecchiamento in barriques ed affinamento in bottiglia.